Il guerriero non è l'eroe, ne chi
lotta per se stesso, ne per la gloria. Il guerriero non è colui che
combatte per uccidere, ma è colui che che lotta, non solo con la
propria arma ma anche con la propria forza interiore e con la propria
voce, per difendere la propria gente, chi gli sta vicino, ciò che
ritiene casa, ciò per cui vale la pena di lottare al fine di portare
un bene collettivo. Il guerriero lotta per difendere la vita a costo
della propria. Ricorda che le vie sono infinite, ma per ognuno vi è
un obbiettivo finale. Il guerriero sa essere umile perché la
presunzione e la rabbia lo rendono debole. Il guerriero sa avere
pazienza, perché l'impulsività e l'impazienza portano solo a
complicazioni. Il guerriero ascolta il proprio istinto, ma
soprattutto ascolta il silenzio perché dal silenzio trae conoscenza
che unita alla saggezza porta alla vittoria. Nel silenzio si fanno e
accadono molte più cose che di quante ne possano accadere parlando.
La parola è da usare solo quando se ne sente la necessità e solo
quando se ne è sicuri, perché chi parla troppo non ascolta se
stesso ne gli altri. Se vuoi intraprendere il percorso del guerriero
dovrai prima comprendere il rispetto, dovrai prima imparare a
comprendere perfettamente la mamma orsa che protegge i suoi cuccioli
e solo andando avanti potrai arrivare alla saggezza e alla pazienza
della tartaruga.
Riccardo Pineto
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