mercoledì 1 ottobre 2014

Cammino Iniziatico

La vita su questo piano può svolgersi su due livelli.
Mantenendo l’attuale livello di coscienza e quindi vivere sostanzialmente una vita da trasformatori energetici, semi-addormentati in questo mondo di sogni (vedi la metafora di Matrix), dove si nasce, si cresce, si lavora, ci si diverte, ci si riproduce e poi si muore oppure elevare il nostro livello di coscienza per accedere a piani di coscienza superiori (strappare il velo di Maya) e diventare immortali.
Per cambiare le cose intorno a noi, dobbiamo cambiare il nostro stato di coscienza, dobbiamo cambiare ciò che abbiamo dentro di noi. Il mondo fuori è solo una riflessione del mondo interiore.
Il livello del Sé rappresenta lo sviluppo del nostro stato di coscienza.
Vi sono due linee, una orizzontale che rappresenta essenzialmente il tempo, lo scorrere del tempo su questo piano di coscienza, in questa vita. L’altra linea è verticale, non c’è più lo scorrere del tempo, ma l’elevazione della nostra coscienza, l’ascensione. Muovendoci sulla linea verticale, noi sviluppiamo la nostra coscienza.
Il cammino iniziatico è il cammino dell’elevazione.
Possiamo considerare diverse tracce, diverse mappe nel percorrere la scala ascensionale. Tra le varie mappe possiamo utilizzare quella fornita dall’alchimia in tre fasi:
Nigredo o opera al nero (il corvo), in cui la materia si dissolve, putrefacendosi;
Albedo o opera al bianco (il cigno), durante la quale la sostanza si purifica, sublimandosi;
Rubedo o opera al rosso (la fenice), che rappresenta lo stadio in cui si ricompone, fissandosi.

NIGREDO
La prima fase dell’alchimia consiste in una fase di dissoluzione e putrefazione delle credenze, di tutta quella programmazione che abbiamo avuto fin dall’infanzia.
Piano piano tutte le convinzioni installate dall’esterno vengono disciolte, tutti i desideri terreni perdono importanza, perdono valore. Nella nigredo si distrugge l’uomo vecchio, si sciolgono i vecchi percorsi neuronali, la cristallizzazione del pensiero.
Inizia così il processo di distacco dagli “attaccamenti”, da tutti i desideri terreni, inizia così il processo di dis-ipnotizzazione. Si viene in contatto con i propri mostri interiori e affrontandoli si scopre che sono solo ombre vuote.
Si entra nel caos, tutte le cose non sono più come erano prima… ad un certo punto ci si accorge di vivere in un incubo, prigionieri di un’illusione.
Saturno è il pianeta legato a questa fase, che viene anche chiamata Malinconia. Si tratta di una fase in cui si lavora molto sul risveglio della coscienza e sulla trasmutazione delle emozioni negative.

ALBEDO
La seconda fase dell’alchimia prevede un riordino delle idee. Immaginiamo di svuotare un armadio nella fase di nigredo. In albedo iniziamo a mettere tutto in ordine, buttando via le cose che non servono più e che ci sono di ingombro.
Si costruiscono nuovi percorsi neurologici, l’energia comincia a fluire. Si verifica la risalita dell’energia del drago (kundalini) che illumina l’inconscio situato nel cervelletto, ci si connette alla Fonte, si acquisiscono informazioni, si sviluppa il corpo energetico.
A questo punto l’energia continua a muoversi verso il talamo (Guardiano della Soglia) e da qui verso il terzo occhio, la ghiandola pineale e la ghiandola pituitaria.

RUBEDO
La terza fase alchemica è la fase della cristallizzazione del corpo immortale.
E’ la realizzazione completa dell’Uomo Divino
Fonte 
http://www.scienzasegreta.it/2011/02/il-cammino-iniziatico.html

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