venerdì 17 ottobre 2014

Nergal

Nome Nergal
Genitori Enlil e Ninlil
Consorte Erishkigal
Figli Diversi demoni
Pianeta Marte
Simboli Leone, mazza e martello comune o con la "testa di leone"
Funzioni Dio della morte, capo degli inferi, della peste, della pestilenza, della guerra, del fuoco, del sole di mezzoggiorno e del sole del solstizio d'estate(21 giugno-21dicembre), della distruzione-







Nella mitologia mesopotamica Nergal (o Nerigal Signore della grande città) sposo di Ereshkigal, la regina degli inferi e a seconda dei testi sumeri è considerato figlio di Enlil e Ninlil.
Il poema assiro-babilonese in lingua accadica, chiamato dagli studiosi Nergal e Ereshkigal, ci è pervenuto frammentario ed in tre versioni: versione di Tell el-Amarna e versione di Sultantepe ed Uruk; la prima differisce abbastanza delle ultime che fanno pensare ad un’unica versione solo lievemente variata, nonostante ciò queste piccole differenze hanno aiutato gli studiosi nell’interpretazione del testo.
La storia raccontata da queste tavolette ci narra di come Nergal assurse al ruolo di re degli inferi. Gli dei celesti decisero di dare un banchetto ma non potendo loro scendere nei domini di Ereshkigal (l’irkalla, cioè gli inferi) né essa salire nel cielo, dominio di Anu, venne invitato il suo araldo Namtar per rappresentarla. Al giungere di questi tutti gli dei si alzarono per porgere i propri rispetti tranne Nergal. La regina degli inferi, venuta a sapere dell’onta subita, condannerà a morte Nergal. Questi, secondo la versione di Tell El Amarna, venne aiutato da Ea che gli darà in scorta sette e sette guardiani. Essi apriranno le porte degli inferi che, come documentano altri testi, sono in grado di far perdere i poteri agli dei e gli permetteranno di sottomettere Ereshkigal. Essa gli si offrirà come sposa che lui accetterà felice.
Mentre secondo le altre versioni sarà Erra, dio della peste e gemello di Nergal, a scendere negli inferi e sposare Ereshkigal. Tale figura è ancora dibattuta e considerata un doppio, un gemello oppure come la natura stessa duale di Nergal. Figure simili possono essere considerate: quella di Eracle figlio umano di Zeus che diviene dio ma la cui ombra dimora negli inferi, quelle dei dioscuri Castore (mortale) e Polluce (immortale) a cui Zeus concesse, affinché potessero rimanere insieme, di dimorare metà tempo negli inferi e metà sull’Olimpo.

Nergal sembra essere in parte una divinità solare, a volte identificato con Shamash, ma solo un rappresentante di una certa fase del sole. Interpretato in inni e miti come dio della guerra e pestilenza, Nergal sembra rappresentare il sole di mezzogiorno e del solstizio d'estate che porta distruzione, piena estate essendo la stagione morta nel ciclo annuale mesopotamica.
Era anche la divinità che presiede inferi, e che sta a capo del pantheon speciale assegnato al governo dei morti.


Nergal rappresenta un aspetto molto particolare della morte, che è spesso e giustamente interpretato come la morte inflitta, per Nergal che è anche il dio della peste e pestilenza, oltre ad essere strettamente associato con la guerra. Le qualità guerriere di Nergal lo identificano in larga misura con le divinità guerriere, come Ninurta e Zababa. Nel suo aspetto di dio della guerra, Nergal accompagna il re in battaglia, offrendo la morte al nemico. La morte causata da Nergal aveva anche una dimensione soprannaturale, la malattia spesso era attribuita a un'agente demoniaco in Mesopotamia. Infatti, Nergal controlla una serie di demoni e forze del male, più notoriamente detti i "Sette Dei", che sono particolarmente prominent nel mito di Erra come agenti di morte e distruzione. L' associazione di Nergal con i demoni e le malattie migliora ulteriormente le qualità apotropaiche attribuite a lui e la sua cerchia, anche se tali qualità sono spesso attribuiti alle divinità ctonie.

Nel sistema astrale-teologico tardo babilonese Nergal è legato al pianeta Marte. Come un dio del fuoco della distruzione e della guerra, per Nergal sembrava senza dubbio una scelta appropriata il pianeta rosso, ed è stato equiparato dai greci sia per il semidio combattivo Eracle (Ercole latino) o al dio della guerra Ares (latino Mars) - da cui il nome attuale del pianeta. Nell'arte assiro babilonese ecclesiastica grandi colossi dalla testa di leone che servono come guardiani ai templi e ai palazzi che sembrano simboleggiare Nergal, proprio come i colossi con la testa di toro, probabilmente caratterizzano Ninurta.

Principale tempio di Nergal a Cuta portava il nome di Meslam, da cui il dio riceve la designazione di Meslamtaeda o Meslamtaea, "quello che sale da Meslam".

In demonologia
Essendo una divinità del deserto, del fuoco e uno degli aspetti negativi del sole, dio degli inferi, ed essendo anche un dio di una delle religioni che rivaleggiava con il cristianesimo e l'ebraismo, Nergal è stato talvolta chiamato "demone" e anche identificato con Satana. Secondo Collin de Plancy e Johann Weyer, Nergal è stato dipinto come il capo della "polizia segreta" dell'Inferno, e ha lavorato come "una spia onorario al servizio di Belzebù".

MITO COMPLETO DI ERISHKIGAL E NERGAL 

Stone Tablet





Fonti
http://www.mesopotamia.co.uk/gods/explore/exp_set.html
wikipedia.org/wiki/Nergal 
http://oracc.museum.upenn.edu/amgg/listofdeities/nergal/



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